Per il primo run della Sezione XV Veneto dove si poteva andare? In Slovenia, a Pirano, sul mare, a visitare questo luogo che ricorda molto le calli di Venezia.

 

Ritrovo presso l’area di servizio Fratta dopo Portogruaro per il dovuto caffè e l’immancabile rifornimento, partenza per Trieste dove ad aspettarci abbiamo la nostra guida che conosce le strade (e le rotonde) come il palmo delle sue mani, questa persona è Robert. Robert è Sloveno, lo abbiamo conosciuto in fiera a Verona e ci accompagnerà per tutto il giorno facendoci vedere le bellezze naturali e non, della Slovenia; non è c he abbiamo bisogno di una guida, Noi dell’XV, è bello però unire l’utile al dilettevole; e così oltre a rivedere un amico biker visitiamo una terra da molti mai vista. Il nostro Cicerone ci ha portato per Lipiza, famosa per i sui allevamenti di cavalli e per Koper (Capodistria), infine giungiamo a Pirano dopo poco più di due ore di paesaggi marino-lagunari.

 

Si inizia la visita della cittadina e subito andiamo a visitare la piazza del famoso compositore e violinista Italiano Giuseppe Tartini, con la statua in suo onore, la chiesa di San Giorgio, le vie e viuzze della cittadella; questo serve per trovare un ristorante e fare un sopralluogo e per vedere i negozietti da visitare poi nel pomeriggio.

 

Pirano conta circa 4.500 abitanti ed il comune è bilingue; sia lo sloveno che l'italiano sono lingue ufficiali. Il 23 aprile si celebra san Giorgio, patrono del paese, in occasione della ricorrenza che racconta come il santo abbia salvato il paese da un'onda anomala. Pirano è una vecchia e ben conservata città mediterranea collocata sulla punta della penisola omonima (Punta Madonna). La città ricorda un grande museo all'aria aperta, con architettura medioevale ed una ricca eredità culturale derivanti dal lungo dominio ed influenza di Venezia fin dal 1283.

 

Restò legato alla Serenissima per oltre cinque secoli, fino a quando, nel 1797 passò all'Austria che la conservò fino al termine della Grande Guerra. Fu riunita all'Italia nel 1920. Nel secondo dopoguerra entrò a far parte della zona B del Territorio libero di Trieste, seguendone le sorti. Finito di mangiare c’è chi decide di andare a fare un bagno con tuffi annessi da un pontile sospeso su uno specchio d’acqua spettacolare; un divertimento unico! C’è invece chi decide di andare a zonzo per la città e a far visita ai bei negozietti tipici locali.

 

Ma come ogni giro c’è un inizio e c’è una fine, che arriva sempre troppo presto; ore 16.00, si rientra. Un grazie a Robert che ci ha accompagnato per le strade Slovene ed un grazie a tutti i partecipanti del Pi-Ran.

By Paolo